Dunque chi ha creato la sagoma dell’ uomo delle maree?

Vent’anni fa, nel giugno del 1998, un pilota di elicottero mentre sorvolava l’Australia centrale avvistò il profilo di una gigantesca sagoma a forma di uomo raffigurata sulla terra. Il disegno è ancora visibile e le sue dimensioni sono enormi, 4,2 chilometri di altezza ed un contorno di circa 28 chilometri. Al momento della scoperta, il contorno era profondo 30 centimetri (12 pollici) e largo fino a 35 metri (114 piedi). Il disegno sembrava rappresentare un cacciatore aborigeno ed è stato poi soprannominato l’uomo delle Marree, il nome di una città vicina. Ha anche ottenuto una buona popolarità come attrazione turistica, da ammirare solo in aereo perché troppo grande per essere vista da terra.

Vista aerea del geroglifico dell’Uomo delle Marree, scoperta nel 1998

La gente ha cercato a lungo una spiegazione sulle origini di questa strana figura artistica, ma il mistero di chi ha fatto l’enorme sagoma è ancora irrisolto. I tecnici ipotizzano sia stata fatta dai bulldozer e che potrebbero aver impiegato settimane per completarla, ma nessuno afferma di aver mai visto o sentito qualcosa. Solo una mulattiera conduce dentro e fuori dal sito e non sono distinguibili impronte o segni di pneumatici; a seguito di un’indagine della polizia a quel tempo non si arrivò a nessun risultato tangibile. Considerando che alla fine degli anni ’90 la tecnologia GPS (Global Positioning System) era ancora agli inizi, i professionisti affermano che realizzarlo senza GPS sarebbe stata un’impresa molto ardua. Recentemente, l’uomo delle Marree è tornato alla cronaca quando un noto uomo d’affari australiano, Dick Smith, ha offerto un incentivo di AUD 5000 per cercare chi l’ha creato.

Il gruppo di ricerca spirituale SSRF e della Maharshi University of Spirituality, presso Goa, India, ha studiato molti fenomeni straordinari non chiari alla comunità scientifica, tra cui i cerchi nel grano. L’aspetto che manca alla ricerca scientifica oggigiorno è quello di comprendere anche la dimensione spirituale nella propria ricerca. Attraverso la ricerca spirituale, si è scoperto che l’uomo delle Marree -così come i cerchi nel grano- sono stati creati da entità sottili della dimensione spirituale. Non sono il risultato di attività extraterrestri ad opera di alieni provenienti dallo spazio. Queste figure possono emettere vibrazioni positive o negative a seconda dell’intento che ha portato all’opera e del tipo di entità sottile che l’ha realizzata. Una lettura spirituale dell’uomo delle Marree ha indicato che il geroglifico emette vibrazioni fondamentalmente negative. Le energie negative usano tali forme d’arte per inquinare spiritualmente l’area, in quanto l’opera d’arte stessa diventa fonte di energia nera (spiritualmente negativa) che si propaga nell’area. Poiché coloro che realizzano tali opere sono delle entità spirituali, il voler cercare nel mondo fisico chi le ha create è un esercizio totalmente inconsistente.